16 Apr Dopo la tempesta – Laboratori di arti terapie in USA per le vittime del Tornado
Dopo il tornado avvenuto nel giugno scorso in Massachusetts (U.S.A.), che ha provocato alcuni morti e parecchi feriti, sono state proposte una serie di attività per aiutare la popolazione ad elaborare il trauma e gestire le proprie emozioni rispetto a questo terribile evento.
Patricia Hempel (Mental Health Clinician & Art Therapist presso l’Harrington Memorial Hospital) ha avviato dei corsi di arte terapia per adulti e bambini, presso la Brimfield’s Hitchcock Academy. Questo perché, come lei stessa afferma, “queste persone hanno un grande lavoro da fare, e non è tanto importante ciò che scrivono o disegnano, ma il fatto che riescano ad uscire dalla loro chiusura emotiva attraverso un’espressione artistica. Questa è la parte terapeutica”.
Secondo quanto riportato dalla direttrice della struttura che ospita le attività, Susan Gregory, i genitori sperano che attraverso la creazione di prodotti artistici, i propri figli possano esprimere più liberamente le loro emozioni e che gli stati ansiosi che si sono manifestati dopo la tragedia possano gradualmente ridursi.
Infatti, alcune delle espressioni emotive più presenti in seguito ai traumi di questa entità sono: paura, ansia, ricordi intrusivi e senso d’impotenza. I sopravvissuti alle catastrofi naturali hanno vissuto momenti terribili, nascondendosi tra il terrore e le lacrime, e questo, anche se sono trascorsi dei mesi, può continuare ad attivare i flashback, riconducendo ad una condizione di Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD disorder).
La mediazione artistica, come riprovato nel corso del tempo, è un approccio terapeutico molto valido per intervenire nei casi di trauma e disturbi post traumatici. Questo si realizza poiché l’espressione attraverso le arti permette di esprimere le emozioni in modo più sicuro, mettendo in secondo piano il livello verbale e privilegiando quello percettivo-sensoriale.
I laboratori di arte terapia proposti alle vittime, forniscono l’opportunità di riflettere su com’era la loro vita prima di questo drammatico evento, e su cosa hanno provato durante e dopo di esso. Le attività sono state proposte alle famiglie, sia ai genitori sia ai bambini.
Ai piccoli è stato chiesto di rappresentare graficamente il momento più critico della calamità, attraverso colori e pittura, costruendo una “scatola della tempesta” (storm box). Nella scatola, dipinta e rivestita di carta velina colorata, sono racchiusi dei materiali artigianali con cui giocare e cose da poter fare durante un’eventuale nuova situazione critica.
Secondo la Hempel, questo aiuta molto i genitori ad avere degli strumenti per distrarre i bambini, che sembrano diventare ansiosi quando diventa buio e quando ci sono le tempeste.
Le attività laboratoriali sono molto importanti anche per i genitori, poiché hanno bisogno di un sostegno emotivo e psicologico per elaborare le paure alimentate dai ricordi che, secondo quanto riferiscono, si ravvivano durante le giornate di vento e pioggia o durante i temporali.
Il lavoro degli adulti con l’arte terapia è incentrato soprattutto sulla trasformazione di parti negative in possibilità più positive, utilizzando il collage di riviste e la pittura per aiutarli a rappresentare la loro vita prima dell’arrivo del tornado ma soprattutto per riuscire a immaginare come potrebbe essere il loro futuro. Anche in queste loro espressioni artistiche, come in tutte le attività arte-terapeutiche, ciò che è più importante non è il prodotto creato ma il processo attraverso cui le emozioni fluiscono dall’interno all’esterno, dando un significato a delle espressioni artistiche strettamente personali e autobiografiche.
Daniela Abbrescia
fonte:http://www.boston.com/community/blogs/after_the_storm/2012/03/tornado_victims_use_art_therap.html