Gentili lettori,
vi presentiamo il corrente numero della rivista che, come di consueto, accoglie e raccoglie intorno ad una ottica comune, l’utilizzo e la validità delle Nuove Arti Terapie nella relazione di aiuto.
Diversi e significativi contributi abbracciano, infatti, aspetti specifici di applicazione al fine di approfondire, sensibilizzare e rendere nota l’utilità ed il valore che, a vari livelli e contesti, le Nuove Arti Terapie rivelano. Il numero si apre con un interessante raffronto fra autoritratto fotografico e il selfie, di Stefano Ferrari, “Selfie therapy?”, in cui viene suggerito, attraverso interrogativi che l’autore rivolge a se stesso e al lettore, il ri-pensare e il ri-considerare, l’autoritratto fotografico e il selfie come possibili elaborazioni interne ed esterne che ripropongono il processo della formazione dell’IO. A seguire, il suggestivo contributo di Monalisa Tina, “Performance terapia”, ci introduce nelle Arti Performative. Floriana di Giorgio con il suo “Sogno
e fotografia” attraversa e declina il linguaggio delle immagini. Marco Mazza ci propone, invece, attraverso un’esperienza di formazione FEM, “Ti ricordi quella volta…”, mediata e modulata dal fotoromanzo, cortometraggio e fumetto, una lettura e una ri- lettura di modalità relazionali, comportamentali e cognitive. “Il rifugio: arte terapia in sala d’attesa” di Silvia Macchioni, e I “Piccoli guerrieri” Di Adalgisa Turrisi, ci conducono con dolcezza, abilità e competenza, all’interno, il primo nella sala di attesa oncologica dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata di Firenze, l’altro nella realtà di una Home in Hospital del Lazio, unico esempio che coniuga assistenza domiciliare e struttura ospedaliera. Paolo Danza, con “Leggo osservo ascolto” nel descrivere l’esperienza di un laboratorio di MediaNarrazione da lui sottoscritto e denominato, ci accompagna, attraverso l’uso di foto, brani tratti da romanzi e saggi e pezzi musicali lungo un processo di consapevolezza di sé finalizzato a ri-orientarsi e ri-trovarsi nel qui e ora della nostra vita. Infine, l’articolo di Alessandro Aiello “Metodologia del trattamento arteterapeutico con il paziente traumatizzato”, descrive, passo dopo passo, contenitori e contenuti di un trattamento arteterapeutico con paziente traumatizzato, definendone le caratteristiche salienti.