Le dimensioni dell'arteterapia

Le dimensioni dell’arteterapia

Le dimensioni dell'arteterapiaIl quarto testo, ‘Le dimensioni dell’arteterapia‘ è scaricabile gratuitamente in formato pdf.

Indice del testo:

  • Arteterapia nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC): l’esperienza di una ricerca qualitativa. di Cinzia Lissi, Erica Neri, Francesca Agostini
  • Art Therapy Inventory©, un nuovo strumento per la valutazione in Arteterapia: uno studio pilota. di Sara Musolino
  • La forza della narrazione. di Andrea Masiero
  • Le fotografie espressioni dell’anima. di Carla Cantore
  • Il viaggio creativo: applicazione in contesti infantili. di Davide Giannelli
  • L’arteterapia nel sistema di cura delle gravi cerebrolesioni acquisite. di Miriam Cariani
  • Arteterapia nel dialogo con altre discipline. di Nunzia Caronte
  • La musicoterapia incontra l’ippoterapia. di Olga Moscato
  • L’arte: alleato della scrittura. di Carla Paura
  • L’arte e la Bellezza della poesia nascosta. di Carla Cantore

ABSTRACT

 

Arteterapia nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC): l’esperienza di una ricerca qualitativa

di Cinzia Lissi, Erica Neri, Francesca Agostini

L’arteterapia è un intervento volto alla promozione del benessere dell’individuo, che da tempo è ampiamente utilizzato in differenti contesti, quali situazioni caratterizzate dalla presenza di malattia cronica, cancro, disturbi psichiatrici, forme di demenza; la versatilità e flessibilità di tale intervento lo rendono, infatti, idoneo ad essere applicato a diverse fasce d’età dell’individuo (infanzia, adolescenza, età adulta, anzianità).
Durante una classica sessione di arte-terapia, l’arte-terapeuta e il paziente interagiscono in un setting strutturato utilizzando l’oggetto artistico come intermediario. L’arte-terapeuta ha, in questo ambito, la funzione di incanalare la comunicazione non-verbale e la comunicazione intorno all’immagine creata, cercando di facilitare l’espressione del disagio emotivo attraverso un canale più immediato e più vicino al paziente: la produzione artistica.[…]

 

Art Therapy Inventory©, un nuovo strumento per la valutazione in Arteterapia: uno studio pilota

di Sara Musolino

Lo strumento Art Therapy Inventory© è uno strumento ideato come supporto per l’assessment, la valutazione del processo e dell’esito dei percorsi di ArteTerapia.
Risponde all’esigenza di strumenti specifici di valutazione dei processi arteterapeutici al fine di migliorare, implementare e avviare la ricerca scientifica e permette, attraverso un’analisi fenomenologica dettagliata del processo di valutazione e condivisione del percorso ArteTerapeutico.
L’articolo introduce una panoramica dell’attuale sistema di valutazione dei processi di Arteterapia. Viene descritta la struttura del test,lo scoring e la somministrazione. Vengono riportate le fasi principali e i risultati della ricerca di validazione. Viene descritta inoltre la tipologia di formazione necessaria per avere le credenziali di accesso online al test. L’articolo si conclude con alcune osservazioni critiche sia rispetto al e test stesso che all’attuale situazione italiana relativamente alla ricerca in Arteterapia

The Art Therapy Inventory© is a tool designed to support the assessment, evaluation of the process and outcome of Art Therapy processes.
The Art Therapy Inventory© responds to the need for specific tools to evaluate arttherapeutic processes in order to improve, implement and initiate scientific research and allows, through a detailed phenomenological analysis of the process of evaluating and sharing the ArtTherapeutic process.
The article introduces an overview of the current system of evaluation of Art Therapy processes. The test structure, scoring and administration are described. The main steps and results of the validation research are reported. The type of training required to obtain credentials for online access to the test is also described. The article concludes with some critical remarks about both the test itself and the current Italian situation regarding research in art therapy.

 

 

La forza della narrazione

di Andrea Masiero

James Hillman all’età di ottant’anni ha scritto un libro sulla vecchiaia per capovolgere la prospettiva con cui di solito siamo abituati a guardare questo periodo della vita. Il suo lavoro è teso a sciogliere quel nodo che lega la coppia vecchiaia-morte riproponendo invece l’antica connessione tra vecchiaia e unicità del carattere. Per secoli l’età avanzata “è stata associata non già con la morte, bensì con la vitalità e il carattere. I vecchi erano pensati principalmente non come individui arrancanti con passo incerto verso la porta della morte, ma come saldi depositari delle usanze e delle leggende, come custodi dei valori locali, come esperti di arti e mestieri, come voci apprezzate del consiglio cittadino. Ciò che contava era la forza del carattere comprovata da una lunga vita”.[…]

 

 

Le fotografie espressioni dell’anima. L’esperienza di arteterapia e fotografia terapeutica post covid-19 rivolto a persone affette da disturbo mentale.

di Carla Cantore

La relazione parlerà del progetto di arteterapia e fotografia terapeutica “Il Sé latente nei fotogrammi della nostra esistenza” che ho ideato e condotto presso l’associazione A.Ma.Sa.M. e da loro sostenuto e finanziato. L’associazione ha come obiettivo di pensare a impegni e stimoli cognitivi, all’ascolto, alla condivisione di progetti e la realizzazione del proprio sapere per le persone affette da disturbo mentale[…]

 

 

L’arteterapia nel sistema di cura delle gravi cerebrolesioni acquisite

di Miriam Cariani

L’esperienza condotta presso l’Unità gravi cerebrolesioni e l’Unità di medicina riabilitativa del Centro di riabilitazione dell’ospedale di Cona a Ferrara ha avuto lo scopo di approfondire la conoscenza dell’arteterapia in ambito clinico-medico riabilitativo.
Per raggiungere questo obiettivo è stato necessario lo studio del sistema nervoso cerebrale, la conoscenza del programma di cura messo in campo dal team professionale e l’osservazione dei pazienti ricoverati. La conoscenze acquisite in campo arteterapeutico e l’uso di tecniche e materiali diversi hanno dimostrato la loro efficacia nei diversi ambiti della cura dei disturbi correlati: cognitivo, relazionale e comportamentale. Si sono così migliorate le capacità esecutive, attentive, mnesiche, percettive e comunicative dei pazienti.
Coniugare le diverse competenze mediche con l’arteterapia attraverso un approccio olistico e integrato aiuta a raggiungere l’obiettivo maestro che va perseguito anche nel campo delle gravi cerebrolesioni acquisite: far sì che i pazienti raggiungano il livello di vita migliore possibile nonostante i danni subiti.

 

 

Il viaggio creativo: applicazione in contesti infantili

di Davide Giannelli

L’elaborato descrive due momenti specifici all’interno di un percorso arte-terapeutico affrontato in un contesto scolastico, con una classe multietnica di bambini dell’età di sette anni. Tali momenti, che costituiscono due incontri estrapolati da un percorso arte terapeutico costituito da dieci incontri, pongono in risalto il coinvolgimento nell’attività dei sensi psico-fisici degli utenti, nonché i processi messi in atto nell’arco dell’intervento arte terapeutico. Sono state affrontate tematiche quali il ritrovarsi di fronte all’inaspettato, e il conseguente pretesto per costruire da esso, ed emozioni forti e primordiali nell’essere umano. Ogni momento arte terapeutico è stato proposto, come si evince, in chiave giocosa e utilizzando quindi un registro stilistico in linea al target di riferimento. Tematica di centrale importanza è l’immagine creata, come veicolo e pretesto per riflessioni, occasione di crescita e relazione fra i vari componenti del gruppo.

The paper describes two specific moments within an art-therapeutic path faced in a school context, with a multi-ethnic class of seven-year-old children. These moments, which constitute two meetings extrapolated from a therapeutic art path consisting of ten meetings, highlight the involvement in the activity of the psycho-physical senses of the users, as well as the processes implemented during the therapeutic art intervention. Issues such as finding oneself in front of the unexpected, and the consequent pretext to build from it, and strong and primordial emotions in the human being were addressed. Each therapeutic art moment was proposed, as can be seen, in a playful key and therefore using a stylistic register in line with the target audience. The image created is of central importance, as a vehicle and pretext for reflections, an opportunity for growth and relationships between the various members of the group.

 

L’arteterapia nel sistema di cura delle gravi cerebrolesioni acquisite

di Miriam Cariani

L’esperienza condotta presso l’Unità gravi cerebrolesioni e l’Unità di medicina riabilitativa del Centro di riabilitazione dell’ospedale di Cona a Ferrara ha avuto lo scopo di approfondire la conoscenza dell’arteterapia in ambito clinico-medico riabilitativo.
Per raggiungere questo obiettivo è stato necessario lo studio del sistema nervoso cerebrale, la conoscenza del programma di cura messo in campo dal team professionale e l’osservazione dei pazienti ricoverati. Le conoscenze acquisite in campo arteterapeutico e l’uso di tecniche e materiali diversi hanno dimostrato la loro efficacia nei diversi ambiti della cura dei disturbi correlati: cognitivo, relazionale e comportamentale. Si sono così migliorate le capacità esecutive, attentive, mnesiche, percettive e comunicative dei pazienti.
Coniugare le diverse competenze mediche con l’arteterapia attraverso un approccio olistico e integrato aiuta a raggiungere l’obiettivo maestro che va perseguito anche nel campo delle gravi cerebrolesioni acquisite: far sì che i pazienti raggiungano il livello di vita migliore possibile nonostante i danni subiti.

 

Arteterapia nel dialogo con altre discipline

di Nunzia Caronte

Lo Shiatsu e il Counseling sono due strumenti di cura, più che di terapia. La parola terapia fa riferimento ad una thekne, ad un sapere specifico applicato ad uno scopo preciso, la lotta contro la malattia; cura, invece, rimanda alla persona, alla sua forza vitale, al suo benessere, alla sua energia.
Ci si rivolge dunque al soggetto stesso del disagio, a colui che lo sperimenta nello stesso tempo come esperienza fisica e vissuto psichico. Magari si tratta solo di un disturbo, cioè non una malattia nel senso pieno. Potrebbe trattarsi di un momento di crisi, della perdita degli usuali punti di riferimento, oppure del vissuto che accompagna un problema fisico più importante. In ogni caso la cura si rivolgerà al protagonista di questa vicenda, in un percorso teso a raggiungere un nuovo equilibrio.[…]

 

 

L’arte: alleato della scrittura

di Carla Paura

L’articolo presentato ha come obiettivo quello di parlare dell’arteterapia sotto un aspetto diverso, essa non è solo attribuibile alla libera espressione di sé e delle proprie emozioni ma è anche da considerarsi come un alleato fondamentale per il raggiungimento di alcune capacità strettamente correlate alla sfera scolastica.
L’arte può essere di grande aiuto per introdurre i bambini al mondo della grafia, poiché creativamente è possibile realizzare dei percorsi di pregrafismo che arricchiscano anche dal punto di vista artistico e di sperimentazione.
Alcuni materiali , con la propria viscosità o plasticità, con una certa malleabilità o resistenza , permettono ai bambini ,anche quelli affetti da particolari patologie, di allenare la mano e esercitarsi sui movimenti che portano alla scrittura
Scarabocchiare , disegnare e creare sculture con l’argilla permette di migliorare la coordinazione occhio-mano e di instaurare nel soggetto curiosità e voglia di mettersi in gioco, senza temere di fallire nel completare l’esercizio.

 

In this article I would like to explore the possibility of talking about art therapy in a less common way.
Art therapy as a practice not only has the purpose of making us feel free to express ourselves, our feelings and emotions; furthermore, it has to be considered as a strong ally when striving to achieve multiple school-connected skills.
Thanks to the sense of creativity that it induces, art can be beneficial to children when learning handwriting: while leading them to pregraphism, their art skills and desire to experiment increases.
Some materials , with their specific features (viscosity , plasticity, strength or pliability) are proven effective in helping the hand to develop all the key movements underlying writing skills.
To scribble, to draw and to create 3d sculpture using ceramic are just some ways to improve hand-eye coordination, to generate curiosity and induce to try without being afraid to fail in doing handwriting exercise.

 

 

La musicoterapia incontra l’ippoterapia

di Olga Moscato

La vibrazione sarà una delle protagoniste di questo articolo per i suoi importanti utilizzi in ambito terapeutico. Inconsciamente, quando sentiamo un suono, percepiamo in precedenza la vibrazione che lo produce, motivo per cui anche un non udente è in grado di percepire un ritmo. Il ritmo è insito in ogni individuo; ogni cosa in natura è improntata su una successione ritmica e andando a cavallo ci si rende conto di come l’andatura di quest’ultimo abbia un ritmo simile al battito cardiaco ed un movimento ondulatorio molto particolare. Il cavallo possiede delle sonorità che in musicoterapia possono essere utilizzate nelle sedute con i bambini autistici. Si tratta di suoni a forte contenuto regressivo, come: il battito cardiaco, il suono della respirazione e sonorità acquatiche. Il corpo del cavallo potrebbe essere un importante strumento per i bambini autistici e stare in sella potrebbe riportare alla memoria il periodo della gestazione, grazie al suo movimento ondulatorio e ai suoni di carattere regressivo che si propagano dal suo corpo per mezzo della vibrazione. In questo articolo sarà descritto come la Musicoterapia possa essere affiancata e/o integrata all’ippoterapia.

Vibration will be one of the protagonists of this article for its important uses in the therapeutic field. Unconsciously, when we hear a sound, we previously perceive the vibration that produces it, which is why even a deaf person is able to perceive a rhythm. Rhythm is inherent in every individual; everything in nature is based on a rhythmic succession and riding a horse you realize how the pace of the latter has a rhythm similar to the heartbeat and a very particular undulatory movement. The horse has sounds that in music therapy can be used in sessions with autistic children. These are sounds with a strong regressive content, such as: the heartbeat, the sound of breathing and aquatic sounds. The horse’s body could be an important tool for autistic children and being in the saddle could bring to mind the period of gestation, thanks to its undulatory movement and the regressive sounds that propagate from his body by means of vibration. This article will describe how Music Therapy can be combined with and / or integrated with hippotherapy.

 

 

L’arte e la bellezza della poesia nascosta. Un percorso di arteterapia e metodo Caviardage® rivolto a persone affette da disturbo mentale.

di Carla Cantore

In questo testo racconto l’esperienza “Nel Blu Dipinto di Blu” un percorso di arteterapia e testi poetici realizzati con il metodo Caviardage® promosso dall’Associazione A.Ma.Sa.M. Il titolo indica il desiderio di volare e procedere verso spazi più liberi e ampi da parte dei partecipanti.
I laboratori si svolgevano una volta a settimana da gennaio a maggio 2021 in presenza ma con un gruppo che lavorava da remoto (grazie all’assistenza di un operatore), trovandosi alcuni in una casa famiglia e a causa della pandemia non era possibile per loro partecipare in presenza. In questo percorso ciò che è stato predominante come intento è stato quello di portare i partecipanti all’arricchimento del loro linguaggio, delle parole conosciute, del suono che esse hanno e dialogare sul significato che gli viene da parte loro attribuito. Quindi nei vari incontri partendo da diversi attivatori si è cercato di indagare su quella che era la loro connessione tra lingua e pensiero.[…]

 

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Redazione NuoveArtiTerapie
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